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AI E ASSICURAZIONI

Insurance Finance Academy
L’AI come strumento per migliorare l’esperienza dei clienti delle assicurazioni italiane

L’intelligenza artificiale potrebbe trasformare il settore assicurativo, aprendo nuovi scenari, fra cui il miglioramento dell’esperienza degli utenti in generale e la semplificazione della gestione dei sinistri.

Il ritardo italiano

Tuttavia in Italia il percorso verso la sua adozione è ancora piuttosto lento. Secondo l’Italian Insurtech Association, che ha recentemente realizzato un sondaggio tra le prime linee manageriali delle compagnie italiane, solo il 34% delle compagnie assicurative italiane sta sperimentando l’utilizzo dell’AI, rispetto per esempio al 51% nel Regno Unito, 48% in Germania, 39% in Francia.

Le motivazioni del ritardo italiano sono essenzialmente tre:

  • una governance più arretrata, con strutture decisionali non ancora pronte al cambiamento,
  • la mancanza di competenze specifiche,
  • una regolamentazione non ancora del tutto chiara.
Il superamento del gap

Per far fronte a questo gap con gli altri paesi europei, le assicurazioni hanno stanziato 50 milioni di euro nel 2024 e risulta una previsione di investimento di 90 milioni entro la fine del 2025.

Nel campo dell’intelligenza artificiale non generativa, come il machine learning, le compagnie italiane stanno già dimostrando una buona capacità di applicazione negli ultimi anni, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza dei clienti.

L’applicazione dell’AI generativa può assumere nel prossimo futuro un ruolo strategico nell’individuazione di sinistri fraudolenti e nella semplificazione della gestione delle pratiche, ad esempio attraverso ChatBot e Virtual Assistant nella fase di denuncia, consulenti virtuali a supporto dei liquidatori e sistemi di valutazione automatica del danno.  L’AI potrà contribuire a rendere il servizio più efficiente per i consumatori.

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