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PROTAGONISTI DELLA FINANZA: La famiglie Bardi e Peruzzi di Firenze

Insurance Finance Academy

I Bardi erano una nobile famiglia fiorentina, tra le più influenti in tutta la storia di Firenze, che fondarono la propria fortuna sull’attività bancaria e mercantile, creando e guidando una ricchissima compagnia commerciale che- per un lungo periodo – fu il reale perno dell’economia dell’Europa medievale.

Nel massimo periodo di splendore, la compagnia Bardi era una delle più ricche d’Europa. Aveva numerosissime filiali non solo in Italia, ma anche in tutta Europa, in Asia e in Africa.

Le due più grandi banche dell’Europa di allora erano appunto quella dei Bardi, e in secondo luogo quella dell’altra famiglia fiorentina dei Peruzzi.

Entrambe avevano filiali in tutta Europa, e prestavano denaro ai regnanti dell’epoca. Insieme ai Peruzzi (ma anche a una terza famiglia, quella degli Acciaiuoli) si guadagnarono per esempio il monopolio di tutte le finanze pontificie.

COLLABORARE SENZA FARSI CONCORRENZA

Con grande lungimiranza, anziché farsi concorrenza, le famiglie formarono un consorzio per fare prestiti ai grandi sovrani dell’epoca.

L’occasione di allearsi nacque nel 1325, quando Carlo d’Angiò, figlio del Re di Napoli, fu eletto signore di Firenze: i banchieri cittadini non gli poterono rifiutare un prestito di 50 000 Fiorini. L’anno successivo i Bardi, i Peruzzi e gli Acciaiuoli in consorzio gli fecero un altro prestito, di 18 500 fiorini.

COME FUNZIONAVA IL CONSORZIO COMMERCIALE

Ogni filiale era un’agenzia indipendente che aveva il diritto di stipulare affari, fissare i prezzi e autoregolamentarsi. Tutte queste filiali, tuttavia, erano legate tra loro da un accordo di solidarietà, il che faceva sì che lavorassero in modo coordinato e che non fossero troppo esposte agli andamenti dei singoli mercati.

Questa modalità di organizzazione garantiva sia una notevole flessibilità alla struttura, sia una grande solidarietà interna.

Il consorzio divenne permanente per i prestiti internazionali, senza mai schierarsi politicamente ma badando solo agli affari: da un lato facevano grossi prestiti al Re di Francia, dall’altro finanziavano nel contempo anche il Re d’Inghilterra che stava preparando la guerra contro la Francia.

Si resero però conto di rischiare di non essere ripagati almeno da uno dei due monarchi, e di poter subire rappresaglie da entrambi.

IL FALLIMENTO

Alla fine scelsero di parteggiare per l’Inghilterra, paese da cui oltretutto proveniva la lana che era una materia prima importante per l’industria fiorentina, di cui le tre famiglie erano fra le maggiori imprese. La confisca dei loro beni da parte del re di Francia fu pressoché immediata, e a nulla servì un tentativo di mediazione da parte del Papa.

Il Re Edoardo III di Inghilterra promise alle famiglie fiorentine di risarcirli delle confische subite dal re di Francia,, ma di fatto non aveva i soldi nemmeno per rimborsare il proprio prestito, e anche il Re di Napoli colse l’occasione per non rimborsare i propri debiti.

Così negli anni ‘30 del 1300, scoppiò la crisi finanziaria del sistema di credito fiorentino, iprovocando una grave recessione, e i banchi dei Bardi e dei Peruzzi inesorabilmente fallirono, schiacciati rispettivamente da un debito esorbitante.

Per capire le ragioni di questo crollo è necessario ricordare la struttura della compagnia commerciale sopra descritta, che era da un lato la forza della compagnia, ma anche la sua debolezza. Nel caso in cui una filiale fosse fallita, infatti, le altre sedi avrebbero dovuto aiutarla a ripianare i bilanci.

Questo provocò un pericoloso effetto domino che portò alla bancarotta tutte le filiali della compagnia nel 1343.

L’ASCESA DELLA FAMIGLIA MEDICI

A Firenze, dopo questo crack bancario, si affacciarono velocemente nuovi attori finanziari: la famiglia Medici.

Il nuovo banco, fondato dai Medici nel 1397, introdusse una nuova forma societaria, molto simile a una odierna holding con varie società riunite in un organismo più grande, ma non ebbe mai filiali in Oriente né più filiali delle compagnie dei Bardi o dei Peruzzi, e non riuscì mai a raggiungere le dimensioni dei suoi antesignani falliti cinquant’anni prima.

Cappella Bardi in Santa Croce a Firenze. Affreschi di Giotto

Cappella Peruzzi in Santa Croce a Firenze. Affreschi di Giotto

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