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EDUCAZIONE ASSICURATIVA E FINANZIARIA

Educazione Assicurativa

Si avverte sempre di più la necessità di approfondire questi temi, al fine di migliorare la comunicazione tra Compagnie assicurative, Intermediari e consulenti e consumator, anche attraverso un confronto con altri paesi europei.

 

L’alfabetizzazione e il ruolo della scuola

Il processo di conoscenza del mondo assicurativo e di quello finanziario dovrebbe partire dalla scuola.

Invece educazione e formazione assicurativa e finanziaria ancora oggi non sono presenti nei programmi didattici delle scuole.

Di conseguenza l’indice di conoscenza assicurativa in Italia risulta essere il più basso d’Europa.

La formazione dovrebbe passare dall’ambiente scolastico al posto di lavoro, così da permettere di fare un salto in avanti e colmare quel gap tra ciò che si pensa di sapere in materia e ciò che effettivamente si sa.

Occorre quindi intervenire sulle scuole portandovi, attraverso un linguaggio appropriato legato anche all’utilizzo del digitale, le conoscenze basiche della materia e poi dei singoli prodotti, chiaramente di concerto con il Ministero dell’Istruzione, al fine di incrementare – se non introdurre – almeno i concetti base tra le materie di formazione.

 

Conoscenze e comportamenti assicurativi dei consumatori

ETA’ E SCOLARIZZAZIONE

Innanzitutto si può constatare che l’età degli intervistati influisce molto nel rapporto tra consumatore e Impresa assicurativa.

Le persone più anziane e meno acculturate sono più fiduciose, e tendono a farsi consigliare dal proprio referente assicurativo. Prediligono il rapporto diretto e non utilizzano strumenti digitali per operare.

I più giovani, soprattutto se più scolarizzati, sono invece maggiormente digitalizzati e pertanto molto più autonomi.

PERCEZIONE DEL RISCHIO

Si è poi rilevato, attraverso la comparazione tra le diverse richieste assicurative, che la prima scelta cade sulla polizza malattia, in quanto è più diffusa la percezione del rischio e quindi il conseguente comportamento.

In generale però non vi è un comportamento razionale nell’approcciarsi alla polizza assicurativa, per cui chi si assicura non sempre lo fa in corrispondenza alla corretta percezione del rischio.

Per esempio non ci si assicura per eventi legati ai cambiamenti climatici anche perché i costi sono rilevanti, ma in realtà proprio questi sono fenomeni sempre più frequenti.

La scelta spesso viene fatta basandosi sui costi, sulla chiarezza o meno del linguaggio utilizzato nelle polizze oppure sulla percezione che non possa capitare l’evento per cui assicurarsi.

Certo è che sono stati fatti progressi notevoli, al fine di rendere meno farraginose e più semplici le procedure e i contratti assicurativi e finanziari.

 

Il confronto con altri paesi UE

Il tema dell’educazione assicurativa e finanziaria risulta fondamentale per un consumo intelligente, basato su decisioni informate e fondate.

L’obiettivo infatti non è solo trasmettere conoscenze e capacità, ma anche arrivare ad avere un giudizio informato.

In Francia la formazione assicurativa tocca in particolare il tema dei mutui, mentre in UK il tema oggetto della formazione riguarda famiglia ed assistenza con un occhio di riguardo nei confronti della consulenza al cittadino gratuita.

Ma è il Portogallo ad essere risultato il paese con l’indice di alfabetizzazione assicurativa e finanziaria più alto della media OCSE.

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