La trasparenza e la regolamentazione dell’IA nel settore assicurativo: una sfida per la tutela dei consumatori.
L’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore assicurativo offre opportunità significative per migliorare l’efficienza operativa e la personalizzazione delle offerte.
Tuttavia, l’uso di questi sistemi pone anche sfide cruciali, soprattutto in termini di trasparenza, privacy e protezione dei consumatori, come sottolineato da IVASS nella sua recente comunicazione del 9 ottobre 2024.
LA CONSAPEVOLEZZA
Uno dei punti centrali riguarda la consapevolezza degli utilizzatori professionali di sistemi di IA, ovvero le imprese e gli intermediari assicurativi.
Spesso i sistemi di IA vengono utilizzati come “scatole nere”, ovvero senza una comprensione approfondita dei loro processi decisionali. Questo può portare a rischi significativi, poiché i deployer (coloro che implementano l’IA) potrebbero non essere in grado di spiegare come un determinato risultato è stato raggiunto, esponendosi a problemi di responsabilità e a sfide legali, specialmente se le decisioni impattano negativamente i consumatori.
LA NORMATIVA
In questo contesto, la recente normativa europea stabilisce che i clienti, se colpiti negativamente da un sistema di IA ad alto rischio, hanno il diritto di ricevere spiegazioni chiare e dettagliate sul funzionamento dell’IA e sull’impatto che ha avuto sulla decisione finale.
Questa trasparenza è fondamentale per garantire che i consumatori possano comprendere le decisioni prese e, in caso di incongruenze, abbiano la possibilità di presentare reclami alle autorità competenti.
LA PRIVACY
Un altro tema cruciale è quello della privacy. L’IA, per funzionare efficacemente, spesso richiede l’elaborazione di grandi quantità di dati personali, il che può esporre i consumatori a rischi di violazioni della privacy, specialmente se le informazioni vengono trattate in modo non trasparente o senza il consenso esplicito.
In tal senso, è essenziale che le compagnie assicurative implementino misure di sicurezza robuste per proteggere i dati, in linea con il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Se da un lato l’IA può migliorare la sicurezza informatica, dall’altro può essere sfruttata per scopi malevoli, aumentando i rischi di attacchi informatici.
IL FATTORE UMANO
Un altro rischio significativo è legato alla dipendenza eccessiva dai sistemi di IA. Se da una parte l’automazione può aumentare l’efficienza, dall’altra potrebbe condurre a una deresponsabilizzazione dell’elemento umano.
Questo è particolarmente rischioso in contesti complessi che richiedono il giudizio umano, dove una decisione automatizzata potrebbe non tenere conto di tutte le variabili in gioco, portando a errori o ingiustizie.
Fortunatamente, molte compagnie italiane stanno adottando l’approccio “human in the loop”, in cui gli algoritmi sono affiancati dalla supervisione umana per garantire decisioni corrette e ponderate.
L’UTILIZZO CORRETTO DELL’AI
Un aspetto su cui l’IVASS pone particolare attenzione è il potenziale uso manipolativo dell’IA per personalizzare le offerte assicurative. Grazie alla grande quantità di dati disponibili, le compagnie potrebbero proporre prodotti più orientati al profitto che all’interesse del cliente, mettendo a rischio l’equità del mercato.
L’adozione di pratiche etiche e trasparenti diventa quindi fondamentale per evitare derive manipolative.
GLI EFFETTI DELL’AI ACT
Con l’approvazione dell’AI Act in Europa, la regolamentazione sull’uso dell’IA è destinata a entrare in una nuova fase. IVASS, in collaborazione con EIOPA e altre autorità competenti, sta lavorando per definire requisiti specifici per il settore assicurativo, sia per i sistemi di IA ad alto rischio che per quelli a rischio minore.
L’obiettivo è creare un quadro normativo armonizzato a livello europeo, che garantisca standard adeguati in tutti i Paesi e favorisca un terreno di gioco equo tra le compagnie.
In conclusione, la trasparenza, la protezione dei dati e l’equilibrio tra automazione e supervisione umana sono pilastri fondamentali per garantire un uso responsabile dell’IA nel settore assicurativo.
Solo attraverso una stretta collaborazione tra autorità, compagnie e consumatori si potrà costruire un clima di fiducia e garantire che l’IA sia uno strumento al servizio della collettività, e non un fattore di rischio o manipolazione.