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SOLVENCY II

Insurance Finance Academy
Modifiche alla SOLVENCY II
La nuova Direttiva 2025/2 migliorerà la trasparenza aziendale

In data 8 gennaio 2025 la Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ha pubblicato due nuove direttive UE (2025/1 e 2025/2), che introducono nuove norme in materia di risanamento e risoluzione delle imprese di assicurazione (IRRD) e che modificano la Direttiva Solvency II.

 

La Direttiva (UE) 2025/2: le novità

Nello specifico la Direttiva (UE) 2025/2, in vigore dal 28 gennaio 2025, che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 29 gennaio 2027, introduce una serie di modifiche significative alla Direttiva Solvency II (2009/138/CE), con lo scopo di aggiornare e rafforzare il quadro normativo per le imprese di assicurazione e riassicurazione nell’Unione Europea.

Ecco gli interventi principali:

Proporzionalità:

  • viene rafforzato il principio di proporzionalità, così da consentire alle imprese di dimensioni più ridotte o meno complesse di beneficiare di regimi normativi semplificati;
  • vengono introdotti dei criteri per identificare le imprese “piccole e non complesse“, con obblighi ridotti in materia di governance, informativa e calcolo delle riserve tecniche.

Qualità della vigilanza:

  • migliorare la cooperazione tra le autorità di vigilanza degli Stati membri, specialmente in ambito transfrontaliero:
  • maggiore attenzione alle vulnerabilità macroprudenziali, con l’integrazione di rischi sistemici e climatici nella vigilanza.

Informativa e trasparenza:

  • revisione degli obblighi di informativa per semplificare i requisiti e ridurre i costi per le imprese meno complesse;
  • distinzione tra informazioni rivolte ai contraenti e ai beneficiari rispetto a quelle destinate ai professionisti del mercato.

Sostenibilità:

  • obbligo per le imprese di integrare i rischi climatici e ambientali nella gestione del rischio e nella pianificazione strategica;
  • introduzione di requisiti per l’analisi di scenario sui rischi climatici per le imprese più esposte.

Misure relative alle garanzie a lungo termine:

  • revisione del calcolo dei requisiti patrimoniali per tener conto della natura a lungo termine degli investimenti assicurativi, favorendo una maggiore resilienza nei confronti di situazioni di stress del mercato.

Strumenti macroprudenziali:

  • potenziati gli strumenti per monitorare e affrontare rischi sistemici, compreso il rafforzamento dei requisiti di liquidità per le imprese vulnerabili;
  • introduzione di misure preventive per tutelare la stabilità finanziaria in caso di crisi.

Vigilanza transfrontaliera e di gruppo:

  • maggiore uniformità nelle regole di vigilanza sui gruppi assicurativi operanti in più Stati membri, con una supervisione più integrata e coordinata.

Capitale libero:

  • linee guida per l’utilizzo del capitale libero, incentivando investimenti produttivi e limitando la distribuzione di dividendi in contesti critici.

La Direttiva ha lo scopo, quindi, di migliorare la trasparenza aziendale per quanto riguarda gli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG), facilitando l’accesso a dati comparabili e affidabili per investitori e stakeholder.

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