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Banche e promozione della cultura

BANCA CULTURA

In questo blog parliamo spesso di banche, finanziarie, assicurazioni, sempre con un taglio professionale e specialistico orientato alla formazione professionale degli operatori del settore.

Oggi vogliamo parlare di una banca particolare, osservandola da un altro punto di vista, che è quello del ruolo che può assumere un istituto bancario per il sostegno della formazione culturale tout court.

Banca Cesare Ponti è una storica banca di Milano attiva dal 1871, oggi del Gruppo Banca Carige, specializzata nel private banking, che da sempre ha un dialogo privilegiato con il mondo dell’arte: ha sede in un bellissimo palazzo che si affaccia su Piazza Duomo, opera tuttora nell’ambiente originale arredato con boiserie in legno tardo ottocentesche, possiede alcune opere di grande valore artistico (basti citare la tela di  Hayez  “Maria Stuarda nel momento che sale al patibolo”), ha spesso ospitato mostre d’arte nel corso degli anni e fra i suoi servizi annovera anche l’ art consulting .

“L’impegno per la promozione della cultura è parte costituiva del DNA di Banca Cesare Ponti. Il nostro salotto affacciato su Piazza Duomo ha spesso ospitato negli anni manifestazioni culturali e artistiche che, oltre ad accogliere la nostra clientela, hanno consolidato la relazione con una città della cui storia facciamo parte”.

Maurizio Zancanaro, attuale amministratore delegato di Banca Cesare Ponti

Il mondo bancario, considerato nell’immaginario collettivo come un mondo arido votato solo al dio soldo, può dunque essere molto diverso da questa immagine stereotipata, e talvolta anche contribuire in modo importante allo sviluppo culturale del luogo in cui opera.

Proprio con questo intento Banca Ponti ha voluto festeggiare i 150 anni dalla fondazione con un’esposizione artistica che dalla Banca si amplia agli spazi esterni e alla città in cui opera.

La mostra NUMERISMI di Adriano Attus, artista e attuale direttore creativo de Il Sole 24 Ore, raccoglie una selezione di lavori significativi della sua produzione e installazioni specificamente eseguite per l’occasione, in un percorso espositivo che si sviluppa lungo il piano terra della bellissima sede di Piazza del Duomo ma anche attraverso e fuori dalle vetrine, rendendo la mostra visibile in parte anche dall’esterno, in perfetto dialogo con la città. Come la bellissima serie Planetario Numerico, esposta al pubblico in formato cartaceo ma anche disponibile in NFT, e fruibile su schermi sia all’interno sia all’esterno della sede. Le opere esposte giocano sulle combinazioni tra numeri e tessere di mosaici, mettendo in luce l’utilizzo del numero come linguaggio spesso frainteso.

In quest’ottica di diffusione culturale aperta, la visita è libera per tutti, ovviamente la parte interna su prenotazione, visto che si svolge durante i normali orari di lavoro ed è volutamente organizzata negli ambienti operativi della banca.

Naturalmente inserite nel contesto lavorativo, le opere dell’artista diventano una chiave di lettura innovativa del lavoro che viene svolto quotidianamente dagli operatori della Banca e di come il pubblico – e la clientela – recepiscono gli stessi numeri.

NUMERAGE CHALLENGE

E a proposito di numeri, la mostra offre anche una sfida aperta a tutti, giocando con tre delle tavole di Attus in mostra.

Quanto ci mettete a contare da 1 a 100? Avrete delle sorprese.

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