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L’ “assicurazione Business Interruption”. Quali rischi sono coperti?

Il Covid 19, oltre all’emergenza sanitaria, ha comportato conseguenze economiche disastrose per le imprese. Con il lockdown dei mesi di marzo e aprile molte aziende sono incorse in perdite ingenti e spese – comunque a loro carico – spesso insostenibili.

Premesso ciò, occorre sottolineare che la maggior parte delle imprese non ha mai previsto una copertura assicurativa ad hoc contro i danni da pandemia.

 

Le polizze Property & Casualty

Queste polizze coprono i danni diretti, in particolare comprendono incendio e furto, e sono uno strumento importante per salvaguardare il patrimonio dell’impresa, offrendo una serie di prodotti assicurativi relativi alla gestione rischi connessa all’attività imprenditoriale.

 

Le polizze Business Interruption

Accessoria alle polizze Property & Casualty, spesso nella forma “all risks, è contemplata la polizza c.d. Business Interruption per i danni indiretti, che copre il rischio da perdita del profitto per il fermo di attività dovuto a casi eccezionali, quali terremoto, inondazioni o incendi.

In questi casi la copertura riguarda il danno arrecato, a causa di questi eventi, ai beni di produzione.

Nel caso della pandemia a cui stiamo assistendo oggi, il fermo dell’attività è stato causato non da un danno materiale ai beni assicurati, ma dai provvedimenti emanati dal Governo e pertanto la copertura non dovrebbe essere contemplata.

 

In conclusione

L’eccezionalità del Covid 19, quindi, riguarda non tanto la pandemia in sé, bensì la conseguenza della chiusura totale delle attività attraverso provvedimenti governativi, che potrebbe originare controversie relative alla richiesta di indennizzi, ruotando intorno alla definizione di danno materiale ai beni che sono stati assicurati.

 

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