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Silver Economy. La popolazione invecchia sempre più velocemente.

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E’ cosa nota che la popolazione mondiale stia invecchiando, e che questo fattore abbia un’influenza notevole sulle economie del mondo.

Sono ormai anni che la popolazione mondiale sopra i sessant’anni sta diventando preminente rispetto alle nuove generazioni.

Le persone anziane, inoltre, hanno aspettative di vita sempre più lunghe, oltre a essere una generazione di ottimi consumatori.

Il mercato, quindi, si è adeguato al cambiamento e punta sulla Silver Economy, cioè su una economia volta a soddisfare i bisogni delle persone di età superiore ai 65 anni, diventando una importante frontiera d’investimento, un vero e proprio mercato in crescita forzata.

 

Le previsioni sull’invecchiamento: il Libro Verde europeo

La Commissione europea ha preso in considerazione il fenomeno del progressivo invecchiamento della popolazione, e ha stimato che negli ultimi anni la speranza di vita è così aumentata che Bruxelles ha ritenuto di dover predisporre una pubblica consultazione su un Libro Verde specifico, in cui trattare le problematiche e gli effetti che l’evidente tendenza all’invecchiamento della popolazione sta producendo sull’economia e sulle società europee.

Ne sono un esempio la promozione di stili di vita sani e il rafforzamento dei sistemi assistenziali, nonché sanitari.

Anche il mondo del lavoro è coinvolto, dati gli effetti dell’invecchiamento demografico in termini di carriera, pensioni, protezione sociale e produttività degli europei.

 

I profili previdenziali

Per quel che riguarda più nello specifico i sistemi pensionistici obbligatori, questi sono strutturati sul meccanismo finanziario della ripartizione, per cui i contributi versati dai lavoratori servono, in una logica di solidarietà generazionale, per pagare le pensioni.

Pertanto si rende necessario preservare la sostenibilità finanziaria tenendo presente l’impatto demografico e garantendo un’adeguatezza tale da consentire un tenore di vita sereno e dignitoso ai futuri pensionati.

Urge, quindi, per i Paesi europei, ricordiamo che l’Europa è il continente più “vecchio”, riforme atte a tutelare le nuove generazioni nella logica di ridistribuzione del lavoro e di un trattamento equo dei lavoratori soprattutto per quelli che si affacciano per la prima volta nel mercato del lavoro.

Pertanto ogni Stato dovrà rivedere il proprio sistema di welfare alla luce delle nuove esigenze legate al cambiamento delle generazioni, attraverso interventi mirati alla prevenzione e al sostegno economico e sociale partendo dal presupposto che l’invecchiamento e la rispettiva diminuzione della popolazione attiva inciderà sulla futura crescita economica.

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