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La crescita delle PMI italiane grazie al FinTech

FinTech

Grande rilievo va dato alle PMI italiane, simbolo di velocità, semplicità ed efficienza.

Sono da sempre il cuore dell’economia del Paese e, nonostante la crisi economica, reagiscono bene.

Cosa vuole dire FinTech?

FinTech o “Financial Tecnology” altro non è che la Tecnologia finanziaria, cioè la macrocategoria che accorpa e riunisce tutte quelle innovazioni tecnologiche che stanno rivoluzionando l’intero panorama finanziario.

Dal 2015, e ancor di più dal 2020, la FinTech ha registrato una crescita esponenziale di investitori e di addetti ai lavori, per un volume d’affari enorme.

Finanziamenti delle PMI

In questi ultimi 15 anni il mondo FinTech ha assunto un ruolo importante nell’ambito della finanza digitale, soprattutto nei confronti delle Piccole e Medie Imprese.

Con il periodo pandemico è stato necessario accelerare la parte digitale, facendo quindi nascere prodotti FinTech ad hoc per le PMI, grazie ai quali è stato possibile risolvere diverse problematiche, innovando attraverso la tecnologia, così da:

  • Ridurre in tempi brevi l’erogazione delle pratiche, impensabile per la banca tradizionale;
  • Ridurre la mole della documentazione necessaria richiesta al cliente per poter accedere al finanziamento;
  • Deliberare ed erogare il credito quasi in tempo reale.

Le FinTech si posizionano nel mercato quindi come veri e propri consulenti autonomi, dei mediatori creditizi, senza però sostituire la banca, ma accompagnandola, questo perché ad oggi non riescono a finanziare completamente e restano complementari agli istituti di credito.

La digitalizzazione

Ciò che caratterizza le FinTech è sicuramente l’aspetto tecnologico.

Attraverso ad esempio l’introduzione della firma elettronica (OTP) è possibile firmare qualsiasi documento in modo digitale, rendendolo perciò assolutamente originale e legale e, pertanto, si può finanziare ovunque.

Vi sono ormai Piattaforme di lending service attraverso le quali è possibile mettere in contatto investitore e richiedente, che è nella maggior parte dei casi una PMI, ma che potrebbe un domani evolvere verso aziende più grandi o anche istituzionali.

Sempre grazie alle tecnologie spesso è possibile monitorare l’andamento di una azienda attraverso i nuovi canali di vendita di marketing, quali Facebook o Tik Tok.

Raccolta documentale

Le piccole aziende che non hanno bilanci pubblici presentano il Modello Unico, che potrebbe non essere veritiero. Ecco perché, sempre grazie alla tecnologia, si può verificarne la veridicità attraverso:

  • estratto conto, utilizzando algoritmi con cui si può evincere che il dato verificato sia corretto;
  • informazioni di business dalla piattaforma a cui la FinTech può accedere.
Sicurezza dei dati

Il problema della gestione dei dati è sempre rilevante.

L’art. 8-ter (Tecnologie basate su registri distribuiti e smart contract) del decreto semplificazioni del 2018 riguarda la certificazione dei dati.

Esso stabilisce le modalità relative alla validità legale del “dato” attraverso l’utilizzo di un c.d. registro condiviso in cui i dati vengono “scritti”.

Quindi la memorizzazione di un documento informatico attraverso l’uso di tecnologie basate su registri distribuiti produce gli effetti giuridici della validità del dato.

Resta solo da capire se questa tecnologia sia ecosostenibile. La risposta al momento è purtroppo negativa, ma si sta lavorando per cercare di renderla “green”.

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